Descrizione
Il nostro sentiero parte da Casoni nello slargo proprio davanti alla sede del Circolo "La Bsigola", seguiamo il cartello che indica Sentiero della Grottaccia – Roccapelago (WS06) e, seguendo i segnavia bianco e celeste, percorriamo la storica Via Casa Lisini, lasciandoci sulla destra una bella fontana in pietra e un caratteristico lavatoio. Poco più avanti a sinistra vediamo l'oratorio dedicato alla Natività di Maria e proseguiamo fino a superare il civico 3 quando, seguendo i segnavia bianco e celeste, sterziamo decisamente a destra percorrendo poche decine di metri in salita per poi girare a sinistra e imboccare il sentiero che passa dietro alle abitazioni. Iniziamo ora la discesa verso il Rio Grosso transitando per un bosco di castagni e lasciandoci sulla destra le rovine di una capanna, ormai conquistate dal bosco e quello che resta del sentiero che conduceva al “Boìle” riposto casolare alto sulla riva sinistra del torrente e patria di Pellegrino Bartolai, ultimo mugnaio del “Mulino di Domma” di Pievepelago. In pochi minuti giungiamo al letto del torrente, evitiamo lasciandocelo sulla sinistra il vecchio ponte ormai decisamente insicuro, e quindi con l'aiuto di alcune pietre guadiamo il torrente. Guadagnata l'altra sponda iniziamo a salire in un bosco di faggi, siamo alle “Gnaregge” zona un tempo abitata e con ampi campi coltivati ormai divorati dal bosco. La salita si fa più ripida e il bosco che attraversiamo si fa rado a seguito del taglio effettuato pochi anni fa. Continuando a salire notiamo sulla sinistra quello che resta di un vecchio casolare abitato fino alla metà degli anni '50 del secolo scorso dalla famiglia Bartolai, poi trasferitasi a Casoni. Siamo ormai alla fine della salita e, girandoci, fra la vegetazione possiamo godere di un colpo d'occhio su Casoni e dintorni. Poco dopo le indicazioni per Roccapelago ci fanno girare decisamente a sinistra, siamo giunti al termine della salita e ci infiliamo in un bosco dove gradatamente i faggi fanno posto ai pini. Proseguendo in saliscendi arriviamo alla località da cui prende il nome il sentiero: “la Grottaccia” (WS06), e qui i pini si fanno più radi e si apre uno splendido colpo d'occhio sulla Valle dello Scoltenna con Pievepelago e i suoi dintorni e su, più in alto, i monti col "Grande Vecchio" il Monte Cimone a dominare su tutto. Riprendiamo il cammino e dopo poco, sempre fra i pini, iniziamo a scendere verso Roccapelago. Proseguiamo la discesa lasciandoci sulla destra il rudere della Capanna di Marco e, poco prima dell'ingresso in paese, un'apertura a sinistra fra la vegetazione ci lascia intravedere da un insolita prospettiva la Rocca di Obizzo da Montegarullo, ora chiesa della Conversione di S. Paolo. Dopo poche decine di metri arriviamo a Roccapelago sbucando accanto ad una piazzetta adibita a parcheggio. Dal parcheggio seguiamo le indicazioni per Ponte S. Anna proseguendo su strada asfaltata per circa 600 metri. Nei pressi del vecchio campo sportivo, in località Ventadia, un altro cartello che indica Ponte S. Anna ci fa svoltare a sinistra. Imbocchiamo una carrozzabile sterrata che seguiamo per circa 500 metri al termine della quale, seguendo i segnavia bianco e celeste, aggiriamo, lasciandocelo sulla destra, il Poggio di Campitello (colpo d'occhio su Monticello e dintorni) e proseguiamo in decisa discesa in un bosco di querce per arrivare in breve tempo a congiungerci col Sentiero dei Due Ponti (WS04) in prossimità del Fosso di Campitello.
Dati Tecnici
Tempo: 2h circaLunghezza: 5 Km
Altitudine Max: 1174 mt
Altitudine Min: 893 mt
Dislivello: Salita +452 mt / Discesa -330 mt
Terreno:
Per Bambini: NO
Grado di difficoltà CAI per Trekking:

Legenda gradi di difficoltà CAI