Descrizione
LUOGHI DI INTERESSE E CURIOSITA' - ROCCAPELAGO Il castello di Roccapelago sorge su uno sperone roccioso a 1095 metri di altezza con una sola via d’accesso, che fu sfruttato per insediarvi una fortezza presidiata tra il 1370 e il 1400 da Obizzo da Montegarullo , uno dei più potenti signori del Frignano, che alla fine del XIV secolo si ribellò al dominio agli Estensi. Nel 1393 il castello subì un lungo assedio da parte dell'esercito lucchese il cui capitano Giovanni Sercambi ha lasciato una cronaca molto dettagliata e illustrata con delle preziose miniature realizzate ad acquerello. Durante l'assedio vennero usate le catapulte, i trabucchi e le bombarde le prime armi da fuoco. Per ricordare questo evento è stato realizzato un prezioso museo storico. Sul finire del Cinquecento, quando ormai il complesso militare era in disuso, una parte della rocca fu riadattata per realizzare una chiesa parrocchiale che raggiunse la massima giurisdizione territoriale nel XVII secolo. Nel gennaio 2011 durante il restauro della chiesa, sotto il pavimento è apparsa una cripta contenente una piramide di corpi umani accatastati uno sull’altro: una montagna di ossa, pelle, tendini e capelli ancora avvolti in sacchi-sudari, con camice, calze, cuffie e piccoli oggetti d’uso quotidiano. Era una fossa comune con oltre 300 inumati, di cui circa 60 mummificati, sepolti dalla metà del 1500 alla fine del 1700, che un fortunato mix di ventilazione e clima asciutto ha conservato fino ad oggi, restituendoci i morti di un’intera comunità. Questo ritrovamento costituisce una delle più stupefacenti scoperte archeologiche dell’Italia settentrionale ed è protagonista di un apprezzatissimo museo “Le Mummie di Roccapelago (XVI-XVIII sec.): vita e morte di una piccola comunità dell'Appennino modenese” allestito in solo quattro anni e inaugurato nel 2015 presso la Chiesa parrocchiale di Roccapelago. (info: www.museomummieroccapelago.com) PERCORSO DEL SENTIERO Storica mulattiera di collegamento fra Roccapelago e Pievepelago. A Roccapelago si imbocca in fondo alla piazza a sinistra (seguendo le indicazioni) e scende a Pievepelago fra muri a secco, attraversando l'asfalto solo un paio di volte, e lambisce diversi casolari: Le Pioppe, Le Caniparole e La Bonifica. A Pievepelago sbocca proprio di fronte all'imbocco della storica Via Tamburù.
Dati Tecnici
Tempo: 40m circaLunghezza: 3 Km
Altitudine Max: 1072 mt
Altitudine Min: 759 mt
Dislivello: Salita +305 mt / Discesa -7 mt
Terreno:
Per Bambini: NO
Grado di difficoltà CAI per Trekking:

Legenda gradi di difficoltà CAI
Grado di difficoltà MTB & E-Bike:
