Descrizione
A Pievepelago partiamo dal parcheggio della piscina seguiamo le indicazioni e i segnavia bianco e celeste e imbocchiamo il sentiero dei Due Ponti (WS04). Lo seguiremo fino a giungere in prossimità del fosso di Campitello, qui, seguendo le indicazioni per Roccapelago, imbocchiamo il sentiero della Grottaccia (WS06) che percorreremo interamente fino a Casoni. Qui, giunti nello slargo di fronte alla sede del circolo “La Bsigola” notiamo sulla destra l'imbocco della Via Vecchia di Casoni (WS08) segnalato da un segnavia bianco celeste. Iniziamo a scendere e passiamo per le borgate di Casa Stefanini prima (sulla sinistra palazzo Stefanini) e di Casa Lorenzoni poi (bella maestà sulla destra) e giungiamo ad un tratto della nuova via Comunale. Siamo in Pian Grande, percorriamo l'asfalto per un centinaio di metri lasciandoci sulla sinistra lo stabilimento Beghelli e, sul muro di pietra, la piccola “Croce del Lavarino”, croce in metallo che segna il confine fra il territorio di Casoni e quello di S. Andrea Pelago. Evitiamo la curva a destra della nuova Comunale per proseguire dritto nuovamente lungo la Via Vecchia di Casoni (WS08). Scendiamo sull'antico lastricato e incontriamo due dimore storiche, prima a destra Villa Lavarino, sede durante l'ultima guerra del comando tedesco di zona, e poco dopo, a sinistra Villa Dori, maestosa, e un po' inquietante costruzione in bozze di pietra squadrata. Nuovo attraversamento della Comunale , scendiamo una scalinata per riprendere la Via Vecchia di Casoni e scendere dritti fino a S. Andrea Pelago, dove ci accoglie all’ingresso in paese una bella fontana con lavatoio. Di fronte a noi si staglia invece la sagoma dell'antica Torre, ora pacifico campanile, residuo del borgo fortificato. La via che là conduce non a caso è “Via Fortezza”. Noi invece scendiamo sull'asfalto tenendo sulla destra l'Oratorio dedicato a S. Rocco e, in fondo alla discesa, proseguiamo dritti uscendo dall'asfalto e scendendo su massicciata per l'antica Via Pradorio. La percorriamo per qualche decina di metri per sboccare nuovamente sull'asfalto, svoltiamo a destra percorrendolo per pochi metri per poi svoltare nuovamente a destra. Siamo di nuovo sulla Via Vecchia, scendiamo e passiamo di fronte alla chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo (bel soffitto ligneo del '700) e poco dopo siamo all’incrocio con la SS 12. Attraversiamo la SS 12 e imbocchiamo dalla parte opposta, a sinistra di una cappelletta, una carrareccia sterrata che scende diritta; proseguiamo per circa 300 m, ci lasciamo alla nostra destra un edificio giallo (ora sede del CADMI – Centro Addestramento Discipline Militari) che un tempo era la casa colonica del podere di proprietà della Parrocchia di Pievepelago. Imbocchiamo un sentiero che passa sul retro delle abitazioni e dopo circa 150 m siamo sull’asfalto di via Maldella. La percorriamo in discesa giungendo in Piazza Mulino di Domma (L'antico mulino è in effetti nei paraggi, gli si può dare un occhiata dal piazzale antistante la vicina Chiesa Parrocchiale). Attraversiamo la piazza , saliamo i gradini della scalinata di fronte e, risalendo a destra, ci troviamo di fronte all'imbocco dell'antica Via Tamburù . La percorriamo in salita per qualche decina di metri, il primo edificio sulla destra è quello delle antiche prigioni, per poi svoltare a sinistra in Piazza Vittorio Veneto e poi subito a destra passando davanti alla sede del Comune, costeggiamo la Piazza, lasciandocela sulla sinistra, fino all'incrocio con Via Cesare Costa e rientriamo al punto di partenza così come descritto nella parte finale dell'Anello n. 4 (WA04).
Dati Tecnici
Tempo: 3h 15m circaLunghezza: 13 Km
Altitudine Max: 1166 mt
Altitudine Min: 762 mt
Dislivello: Salita / Discesa 713 mt
Terreno:
Per Bambini: NO
Grado di difficoltà CAI per Trekking:

Legenda gradi di difficoltà CAI